In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata. Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell'ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo». (Mt 24,37-44)
Comincia un nuovo anno liturgico, comincia il tempo d'Avvento, quel tempo che ci prepara alla nascita di Gesù, all'inizio di una nuova vita. Eppure oggi il Vangelo, Gesù stesso, ci mette di fronte alla fine. Ci dice di vegliare, di essere delle sentinelle. La parola "sentinelle" non può che farci ritornare in mente il caro Papa Giovanni Paolo II che si rivolse ai giovani chiamandoli "sentinelle del mattino in quest'alba del terzo millennio".
Cari amici, vedo in voi le "sentinelle del mattino" (cfr Is 21,11-12) in quest'alba del terzo millennio. Nel corso del secolo che muore, giovani come voi venivano convocati in adunate oceaniche per imparare ad odiare, venivano mandati a combattere gli uni contro gli altri. I diversi messianismi secolarizzati, che hanno tentato di sostituire la speranza cristiana, si sono poi rivelati veri e propri inferni. Oggi siete qui convenuti per affermare che nel nuovo secolo voi non vi presterete ad essere strumenti di violenza e distruzione; difenderete la pace, pagando anche di persona se necessario. Voi non vi rassegnerete ad un mondo in cui altri esseri umani muoiono di fame, restano analfabeti, mancano di lavoro. Voi difenderete la vita in ogni momento del suo sviluppo terreno, vi sforzerete con ogni vostra energia di rendere questa terra sempre più abitabile per tutti. Cari giovani del secolo che inizia, dicendo «sì» a Cristo, voi dite «sì» ad ogni vostro più nobile ideale. Io prego perché Egli regni nei vostri cuori e nell'umanità del nuovo secolo e millennio. Non abbiate paura di affidarvi a Lui. Egli vi guiderà, vi darà la forza di seguirlo ogni giorno e in ogni situazione. Maria Santissima, la Vergine che ha detto «sì» a Dio durante tutta la sua vita, i Santi Apostoli Pietro e Paolo e tutti i Santi e le Sante che hanno segnato attraverso i secoli il cammino della Chiesa, vi conservino sempre in questo santo proposito! A tutti ed a ciascuno offro con affetto la mia Benedizione. (Papa Giovanni Paolo II alla Veglia di Preghiera della XV Giornata Mondiale della Gioventù, Tor Vergata, sabato 19 agosto 2000)Allora facciamo nostro l'invito di Gesù. Preghiamo e chiediamogli aiuto per essere capaci di "vegliare", di dire il nostro "sì" a Lui ogni giorno, di "non aver paura", di "seguirlo ogni giorno e in ogni situazione". Così facendo non ci faremo trovare impreparati, così facendo "difenderemo la pace".
"Non è tempo di dormire, perché il Paradiso non è fatto pei poltroni". (San Filippo Neri)